venerdì 26 agosto 2011

I Supergini sul tetto delle Alpi - Day Three

Emma sul Falzarego
Dopo la giornatona Grossglockneriana, il sonno è stato davvero ristoratore....nonostante la grande privacy assicurata dalla nostra meravigliosa camera...
Il programma di giornata prevede la solita abbondante colazione e via per il giro dei Quattro Passi prima di rimetterci in direzione casina.

Riprendiamo la statale che da Auronzo ci porta a Cortina e rifacciamo il passo Tre Croci. Devo dire che in questo senso mi è piaciuto di più...forse anche complice il minor traffico incontrato.
Cortina è sempre un mezzo inferno ai miei occhi...però dai la attraversiamo senza troppe pippe e ci gettiamo sulla SR48 "delle Dolomiti" verso il Passo Falzarego.
Se ci fosse il tasto "mi piace" lo premerei subito.
A parte il solito paio di camperisti che insulto (devo scrivere un articolo a riguardo....) la salita è molto bella e ci porta ai piedi della funivia vertiginosa.
Funivia del Falzarego
Emma che ha le vertiggini in piedi su una sedia trova il salto di 400 metri verso la vetta come una cosa da malati di mente...peccato che non ho fotografato la sua faccia.
Visto che c'è un po' di casino ripartiamo praticamente subito per il Passo Valparola in direzione La Villa.
Che dire il Valparola mi piace da impazzire. Come strada e come panorami.
Sostiamo per un caffè al Rifugio sulla sommità e ci godiamo il panorama in terrazza.
Ma la giornata è ancora lunga per cui arriviamo a Villa e riscendiamo verso Corvara per il mitico giro dei quattro passi: Gardena, Sella, Pordoi, Campolungo.
La cosa incredibile è che in così pochi km ci sia un frandissima varietà di tipologia di strade e di panorami. Il Gardena è molto dolce e la discesa verso il Sella costeggia la montagna con un lungo rettilineo, il Sella è stretto e ripido in mezzo ad un bosco e il Pordoi costellato di tornanti e contro-tornanti.
Panorama dal Valparola
Arrivati alla cima del Pordoi qualche nuvola fa capolino e la temperatura cala drasticamente.
Per cui scendiamo verso Arabba e da lì andiamo ad Alleghe per la consueta pausa tecnica di pranzo.
Non potevamo interrompere il leit motiv dei piatti dietetici per cui Emma va di talgiatelle ai funghi e io il solito piatto montanaro con formaggio, polenta, funghi e salsiccia...come si dice in questi casi?
Da lunedì dieta? Mah speriamo...

Da Alleghe scendiamo verso Belluno e la strada poco trafficata si percorre molto velocemente.
E' il classico stradone che volendo fare i matti puoi fare a centomilaall'ora...ma queste cose non si dicono!
A Belluno la temperatura passa è sui 30 gradi e capiamo che sarà lunga e dura arrivare a casa...
Panorama Gardena
infatti in autobahn ogni km corrisponde ad un aumento di temperatura e arrivati a Treviso il Multi mi comunica che l'aria è costantemente a 38 gradi....
Resistiamo fino a Padova dove una sosta in autogrill è d'obbligo....il caldo è semplicemente asfissiante e purtroppo i moto ancora non hanno inventato il clima...
Qui incontriamo un orso di Ravenna che su una Diversion 900 arriva dalla Slovenia. E' un omone di due metri per 130 kg e come tutti i gigantoni si intuisce che è un pezzo di pane.
Meno comprensibile il suo abbigliamento invernale con tanto di sottocasco a passamontagna....cazzo noi con magliette traforate da running e abbialgliamento estivo stiamo facendo i vermi?!?!?!?!?
Un eroe anche solo per non svenire!!!!
Ultimo strappo fino a Ferrara Nord dove un simpatico furgone di zingari blocca la corsia delle carte e fermi sotto il sole leggo la preoccupante temperatura di 44 gradi...se non siamo svenuti lì non lo faremo più!!!
Rieccoci a casa dopo tre giorni 1200km e almeno una decina di passi alpini....ma la sete di km non è placata!


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