lunedì 28 ottobre 2013

Motomondiale: quattro GP dell'ave Maria

E' dal Gp di Misano che non faccio il consueto articolo sui GP.
Anche Marq è stanco delle chiacchiere...
E chi se ne frega? immagino che per alcuni sia un po' così...ma tant'è...
Sarà che commento molto su Facebook, sarà che ho poco tempo per scrivere o sarà anche che questa seconda parte di motomondiale è stata caratterizzata troppo dalle polemiche per i miei gusti.
Preferisco commentare imprese sportive piuttosto che le decisioni assurde della race direction...
Comunque prima del gran finale di Valencia è giusto fare il punto della situazione.
Parto dalle polemiche:
Ad Aragon c'è stato il famigerato microcontatto Marquez-Pedrosa che ha tagliato il sensore non protetto del traction control sulla gomme posteriore di Dani facendolo finire a gambe all'aria.
Ecco tutto quello che ne è saltato fuori mi ha fatto disinnamorare di questa stagione.
Giorni per decidere se penalizzare o meno, sulla base non dell'effettiva gravità del contatto, ma sul fatto  che Marquez c'è spesso in mezzo. Diciamo che stiamo rivivendo le critiche rivolte al Sic..
Ma siamo onesti, quanti contatti del genere ci sono ogni gran premio? E' la sfiga che ci vede benissimo...e se si voleva punire Marquez si doveva farlo in altro modo.
Rossi va a podio, ma dato che lo ha fatto per la caduta di uno dei tre supereroi comunque tutti a dargli dietro..
Con un trambusto incredibile arriviamo a Sepang, con l'assurda penalità verso Marquez e la Honda e dove Pedrosa vince di forza. Bellissimo il duello Lorenzo-Marquez dei primi giri, dove Jorge si traveste da Marquez ed entra cattivissimo...dopo averlo criticato da giorni...miracoli della pressione psicologica...
Anche qui polemiche perchè Rossi su una pista amica non è arrivato a podio, Pedrosa ha vinto di forza quando non serve più per il campionato (alimentando chi lo vede schiacciato dalla pressione), Ducati merdesima come sempre con Hayden arrosto sul rettilino finale, e gran trambusto per l'arrivo di Dall'Igna.
Arrivo che si ufficializzarà in Australia.
Ecco in Australia abbiamo il papocchio delle gomme che non gommano, della gestione dell'evento molto meno che dilettantistica.
Pur di far correre in un qualche modo si sono inventati la gara della moto2 dimezzata e quella della motogp con un flag to flag ENTRO il decimo giro.
E qui arriva il colpo di genio del team Honda che fa rientrare in ritardo Marquez e fa riaprire un mondiale chiuso.
Inutile dire che per tutta la settimana non si è parlato d'altro.

Arriviamo a Motegi e la sfiga ci mette lo zampino con tempo merdoso e addirittura un terremoto nelle vicinanze del circuito... il venerdì salta, il sabato si fa una turno extralarge sul bagnato e domenica warmup raddoppiato e gara sull'asciutto.
Gara che vede un Lorenzo imperiale che batte un Marquez non a postissimo...ma certo che pretendere che con un mezzo turno sulll'asciutto la moto di un debuttante in motogp fosse perfetta è anche pura utopia....
Mettiamoci pure l'ennesima tuonata presa nelle libere...
gli altri temi sono i soliti: Pedrosa rinunciatario, Rossi bollito, Ducati allo sbando...
E via ancora polemiche polemiche polemiche.
Spero sinceramente che Valencia ci regali una bella gara con fatti di pista e non milioni di chiacchiere del cappero.
La lotta per il mondiale è ristretta fra Marquez e Lorenzo.
Direi che sono i due che se lo meritano, e sono pari come numero di cappelle davvero grandi.
Senza l'errore dell'australia Marquez sarebbe già campione, ma non possiamo dimenticare che senza la seconda caduta con danno alla spalla di Lorenzo il mondiale sarebbe comunque ancora aperto.
Per cui di fatto questa lotta la trovo giusta.
Entrambi si meritano la vittoria, ed entrambi nel caso perdessero lo faranno con grandissimo onore.
Purtroppo nel librone ci finisce uno solo, ma credo che mai come in questo caso un ex-equo ci starebbe.
Escludendo i primi due dalla classe in un certo senso abbiamo solo delusioni.
Dani non ha fatto l'ulteriore step qualitativo per essere a livello degli altri due, sfiga o non sfiga sono 8 anni che guida la Honda HRC senza vincere un mondiale. Nel mentre hanno vinto Hayden, Stoner e forse Marquez...direi che qualcosa vorrà pur dire.
Senza arrivare alle esagerazioni che si sentono la stagione di Rossi è stata sottotono. Sicuramente lui si è "venduto" come il quarto dei quattro. Ecco diciamo che sicuramente lui è la quarta forza in campo, ma non fa parte dei primi.
Credo che nei suoi intenti ci fosse quella di una stagione in crescendo, la vittoria di Assen poteva sembrare una svolta, ma di fatto il livello è sempre rimasto quello del quarto...senza ma di fatto essere in lotta per la vittoria, Assen a parte.
Direi che dietro Rossi l'abisso..e questo dovrebbe cmq far pensare che il Dottore qualche cartuccia da sparare ce l'abbia ancora.
Bautista e Bradl  fatto hanno giocato tutta la stagione contro, qualche sprazzo qua e là ma non certo da far gridare al miracolo.
Craccillo dopo un inizio scoppiettante si è sciolto come neve al sole. I cattivi dicono che sia la kriptonite della firma in Ducati, altri che dopo le tuonate di Silverstone abbia tirato i remi in barca, altri ancora che Yamaha abbia chiuso i rubinetti dopo il gran rifiuto. Verò è che se prima se la giocava con Rossi ora è lontanissimo.
Vederlo lottare con Smith a Motegi mi ha fatto molta tristezza.
Gli spezzo però un lancia a favore. Craccillo lamenta sempre gli stessi prolemi di Rossi con la Yamaha.
Difficoltà a fermarla e entrare veloce in curva sfruttando le doti del telaio in percorrenza.
Casualmente lui e Rossi sono i più grossi e i più aggressivi sui freni.
Molte lodi si spendono per il team di Lorenzo che gli da una moto sempre al 101%, e allo stesso tempo si critica la squadra di Rossi. Ma Craccillo ha avuto gli stessi problemi.
L'anno scorso il team Tech3 metteva sempre in condizioni di lottare per il podio Dovi e Craccillo, vogliamo dire che non sia una suqadra con dei tecnici più che ottimi? No.
Quindi mi viene da pensare che la Yamaha 2013 è più adatta allo stile di Lorenzo e che in generale abbia un più ristretto margine di rendimento rispetto alla Honda che viene usata di fioretto da Pedrosa e con la Clava da Marquez.
Questo mi da da pensare che il margine attuale fra le due moto sia molto più grande di quello che i risultati della pista ci stanno dicendo.
Rivedo in Lorenzo-Yamaha2013 la stessa situazione di Stoner-Ducati2008-2009-2010, cioè una moto ai limiti dello sviluppo che va guidata in una precisa maniera per sfruttarla con sopra il pilota giusto al momento giusto.
Se ci pensate fino al 2012 si diceva che la yamaha era la moto più facile di tutte e tutti ci andavano forte.
Quest'anno ci è andato davvero forte un pilota solo.
Certo che Yamaha come budget non è certo Ducati, per cui credo che riusciranno a far progredire la moto, però la Honda di oggi la vedo davvero superiore a tutti.
Chiudo questa sequela di banalità con un pensiero per Redding che in due gare si è trovato da essere in testa al mondiale e favorito per la sua conquista a veder vincere Espargarò con una gara di anticipo.. Forza Scott!