lunedì 18 febbraio 2013

Gradi, sviluppi e implicazioni.

Bene bene bene, la stagione ha emesso il primo vagito a Sepang e siamo già immersi nel pieno delle discussioni da Bar.
La sparizione di Prezioni, da molti ritenuto responsabile e dai restanti capro espiatorio, e l'assenza del nuovo capitano Crucco a Sepang ha fatto scatenare le peggio illazioni sul futuro Ducati.
Negli utlimi giorni Motosrint sta spingendo per una moto davvero nuova che si sta sgrezzando nelle mani di Pirro e Iannone a Jerez, per una tre giorni privata di Ducati.
Sicuramente tutti si aspettano una riscossa da Ducati, perchè vederla arrancare a oltre due secondi di distacco non fa certo onore alla Rossa.
Fra i sostenitori ad oltranza del lavoro di Preziosi c'è la convinzione che anche Honda con la Rcv 213 (la mille per intenderci) sia passata da una V stretta a una V90 gradi esattamente come Ducati. Per cui, (a detta di questa corrente di pensiero) i problemi di Ducati non sono mai stati nel motore e Preziosi aveva ragione ad insistere nel mantenere fermo il desmo.
Io già da metà 2011 invece indicavo nel motore il problema principale della D16...ma non per l'angolo della V, ma per la filosofia progettuale generale che limitava il disegno del telaio.
Se venisse davvero verificato che anche Honda corre con quell'architettura credo che sarebbe ancora più uno smacco per lo staff Ducati che negli ultimi anni ha semplicemente omesso il problema portando a questo disastro di competitività.
Ma procediamo con ordine, sarò lungo ma non posso fare altrimenti.
Perchè Honda ha spinto a tutta forza su Dorna e sulle altre case per passare da mille a 800 nel 2007?
Maggior sicurezza nelle moto? Maggior spettacolo? Qualsiasi cosa vi venga in mente? Balle!!!
Il motivo era imporsi sulle altre case imponendo la propria tecnologia.
Non dimentichiamo che la stupenda Rc211 era a 5 cilindri, per cui circa 200cc per ognuno. Togliendo un cilindro dalla bancata frontale ecco a voi il motore 800 (200x4) senza dover modificare la cosa più importante in un motore quattro tempi....la testata.
Grazie a questa furbata Honda era convinta di dominare...e invece Ducati lavorò molto meglio e per i mille motivi detti da tutti mille volte, trionfò con Stoner.
Honda quindi intraprese una campagna di sviluppo mostruosa per tornare in vetta...campagna che durò fino a tutto il 2010.
Il layout del motore rimase sempre costante con la V di circa 75 gradi, mentre il numero di telai creati per trovare il giusto bilanciamento per sfruttare le Bridgestone è stato incredibile...si vocifera oltre 40 solo nel 2009-2010...
A questo punto sappiamo tutti che nel 2011 Stoner ha dominato in lungo e in largo.
Per cui eccoci con la Rcv 212 al top del suo sviluppo con il suo bel motore a V75 e cambio seamless che fuori dalle curve ridicolizzava la concorrenza.
Ma nel 2012 si ritorna alle 1000 e rumors dicono che Honda sia passata a V90 come Ducati.
A tutti quelli che nei mesi passati mi hanno proposto questa tesi ho risposto una cosa molto semplice. Perchè mai Honda dopo anni spesi alla ricerca del perfetto bilanciamento, dopo dieci anni di motori vincenti V75, avrebbe dovuto ripartire da zero?!?!!? E' completamente insensato!
Solo negli ultimi giorni mi è arrivata alle orecchie una possibile spiegazione che mi ha fatto semplicemente dire: "ma è verooooooo che ignorante che sono!!!!"
Un piccolo particolare che nessuno ha mai considerato molto è il limite di 81mm imposto dal nuovo regolamento delle mille.
Ma se si limita l'alesaggio l'unico modo per riuscire ad aumentare la cilindrata è aumentare la corsa e quindi aumentare l'altezza dei cilindri e in generale modificare le dimensioni esterne del motore e quindi occorre ridisegnare il telaio.
Ed ecco che Honda, molto probabilmente, ha capito che la V75 avrebbe creato un motore troppo alto  con un baricentro difficilmente posizionabile in un telaio.
Per cui ha aperto la V e disegnato un motore talmente compatto che per quasi due anni nessuno si è accorto delle differenze rispetto al V75-800!!!
Davvero complimenti agli ingegneri!!!
Anche perchè oltre ad essere estremamente compatto, il motore ha consentito di disegnare un telaio che mantenesse il bilanciamento della 212.
Operazione davvero non da poco.
A questo punto oltre ad inchinarmi a mamma Honda, non riesco a non collegare quando fatto dalla casa dell'ala dorata a quanto fatto da Ducati.
Ducati a questo punto ha la prova che quanto sempre detto da Preziosi, ossia che il layout del motore non c'entra nulla con le sue prestazioni, per cui che scusanti ha lo staff per la totale assenza di competitività?
Per me Honda che usa un V90 è lo smacco definitivo per chi ha gestito lo sviluppo in questi anni.
Già dal 2008 Stoner lamentava certi problemi, e lo staff ha sempre continuato a spingere sulle proprie idee, monoscocca e motore portante.
Peccato che l'introduzione del monogomma nel 2009 abbia definitivamente reso obsoleta la D16, a livello concettuale si intende.
Stoner si è lamentato che a lui in Ducati veniva risposto che non si poteva far sviluppo per mancanza di fondi, mentre con l'arrivo di Rossi si è fatto molto di più.
Ma a questo punto è così vero?
Cioè che sviluppo è stato fatto con Rossi, realmente?
Il simpatico motore V90 portante, con il suo mega carter che doveva fungere da telaio è di fatto ancora lì al suo posto. Ok si è cambiato la filosofia del telaio...ma abbiamo visto quanti problemi ha dato il posizionamento del pignone...visto che senza ridisegnare il cambio, non si è potuto arrivare al quel bilanciamento ottimale.
Per cui come siamo messi?
Siamo messi che dopo 4 anni siamo ancora qui a ritestare lo stesso materiale...o quasi.
Sicuramente a fine 2012 il cambio è stato ridisegnato, sicuramente il telaio è stato modificato, ma di fatto il tanto vociferato nuovo motore che avrebbe consentito di disegnare un telaio migliore facendo fare alla D16 quello step in avanti tanto agognato, non è mai arrivato.
Ma allora perchè è stato preso Rossi?
Se sapevano fin da subito che non avevano fondi per lo sviluppo?
Ma allora perchè sono stati spesi non pochi denari per introdurre le varie Gp11.1 e .2 e GpZero, se poi tutto era solo in funzione di arrivare a raccogliere materiale per un vero step risolutivo.
A chi dice che a Ducati non è stato lasciato il tempo di migliorare, dico che è come nascondere la Luna con un dito.
Dal 2009 ad oggi avrebbero potuto fare e disfare quello che volevano, ma la saggezza popolare ci insegna che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...
Volendo salvare lo staff tecnico, non resta che ipotizzare delle logiche di palazzo fra alta dirigenza e Sponsor che hanno portato al blocco dello sviluppo e all'attuale disastro.
Con buona pace di chi imputa tutta la colpa a Rossi-Burgess, direi che le responsabilità stanno da altre parti e molto probabilemente non lo sapremo mai con certezza.


Nessun commento:

Posta un commento